Pteridium aquilinum

(Da: en.wikipedia.org)
Phylum: Pteridophyta Schimp., 1879
Subphylum:
Classe: Polypodiopsida Ritgen, 1828
Ordine: Polypodiales Link, 1833
Famiglia: Dennstaedtiaceae Lotsy
Genere: Pteridium Gled. ex Scop. 1760 not Raf. 1814
Descrizione
È una pianta erbacea perenne di notevole sviluppo (può raggiungere anche i 2 metri d'altezza), provvista di un grosso rizoma strisciante, da cui emergono le fronde annuali. Le fronde hanno un profilo triangolare e sono lunghe anche fino a 1 metro, con larghezza maggiore che può superare i 50 cm; sono pennate, con 2-3 ordini di divisioni (bi- tripennatosette). Le divisioni più piccole (pinnule) sono oblunghe, più o meno allungate, con margine generalmente intero. In autunno il colore vira dal verde al rossastro. I sori sono lineari, disposti lungo il margine sulla pagina inferiore delle pinnule e ricoperti dal margine ripiegato. La sporificazione ha inizio in tarda primavera e si protrae per tutta l'estate.
Diffusione
Specie cosmopolita, diffusa in tutte le regioni temperate e subtropicali, sia nell'emisfero settentrionale sia in quello meridionale, in Italia è presente in tutto il territorio, comprese le isole, dal livello del mare fino ad oltre i 2000 metri di altitudine. Vegeta su suoli a matrice silicea, anche aridi, nei boschi, nelle macchie e nei pascoli. Nelle radure e nei pascoli può formare estese e fitte coperture fino a diventare una vera e propria infestante. La sua diffusione su superfici estese è indice di un probabile degrado ambientale perché gli incendi ne favoriscono il ricaccio e la moltiplicazione. Per le sue proprietà tossiche è una pianta infestante dei pascoli.
Bibliografia
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Latorre A.O., Caniceiro B.D., Wysocki H.L., Haraguchi M., Gardner D.R., Gorniak S.L., Selenium reverses Pteridium aquilinum-induced immunotoxic effects. Food and Chemical Toxicology. 49 (2) (pp 464-470), 2011.
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Data: 15/12/1979
Emissione: Piante medicinali Stato: Cameroon |
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